Sempre dai nostri docenti, in questo caso dalla responsabile della didattica di Star Insieme, dott. Elena Sinatti, il racconto di un’esperienza con genitori e educatori.
Proseguendo a Marotta (PU) gli incontri di Accompagnamento alla Crescita, questa volta dedicati al tema “Caratteri e Talenti”, la docente arteterapeuta Valeria Vitali ha aperto questo ciclo d’incontri facendo osservare come sia ricorrente in natura il numero quattro: quattro i punti cardinali, quattro le stagioni, quattro le parti principali della giornata (mattino, pomeriggio, sera, notte), ma soprattutto quattro gli elementi fondamentali della natura: Fuoco, Aria, Acqua, Terra.
A ognuno di essi corrisponde, secondo un’antica ma sempre attuale visione dell’uomo, un temperamento, cioè una tendenza comportamentale dell’essere umano: al fuoco il temperamento collerico, all’aria il sanguinico, all’acqua il flemmatico, alla terra il melanconico.
All’essere umano spetta, per raggiungere la prima, unica e vera libertà, quella interiore, di temperare questi quattro elementi, di essere come un fabbro che deve forgiare, formare la sua spada, ovvero il suo Io, con fuoco, aria, acqua e “olio di gomito”, per non essere vittima di se stesso, dell’incontrollabile fluttuare dell’anima.
Così, alternando esercizi pittorici e spiegazioni teoriche, i partecipanti hanno potuto approfondire gli aspetti caratteristici di ciascun temperamento, come, ad esempio, gli aspetti fisiognomici (il naso aquilino del melanconico; il viso paffutello del flemmatico; gli occhi fiammeggianti del collerico; l’esilità del sanguinico, ecc.); il modo di relazionarsi con gli altri, e di agire in generale; le unilateralità di questi temperamenti: cioè quello a cui si va incontro, se ogni temperamento non viene moderato e armonizzato.
Per fare esperienza di quanto appreso, i partecipanti sono stati coinvolti sia in esercizi di osservazione dei propri figli e/o di persone care, quasi come casi di studio; sia in esercizi pittorici, ovvero nel dipingere un albero, quale contro-immagine dell’essere umano, rappresentativa di ogni temperamento (l’abete per il melanconico; la quercia per il collerico; il tiglio per il flemmatico; il frassino per il sanguinico).
Forniti in questo modo i primi strumenti per provare ad individuare e comprendere il temperamento caratterizzante noi stessi ed i nostri figli/alunni, possiamo forse osare di più: provare a vedere il talento che può svilupparsi da quel certo temperamento, inteso non più tanto come “la capacità di una persona di saper fare qualcosa in maniera naturale, spontanea, senza alcuna difficoltà” – quanto ciò che più motiva ed entusiasma l’anima di quella persona.
Dopotutto “entusiasmo” alle origini significava “il Dio è in te”…