Uomini e Leoni

In un soleggiato fine settimana primaverile, si vedono, su due diverse sedi, a Trecastelli e a Vallefoglia, genitori ed insegnanti di STAR INSIEME interrogarsi su un medesimo tema: come gli educatori dovrebbero aiutare i giovani dai 13 anni in sua diventare uomini?

Nelle tribù Masai, per dimostrare che si è diventati uomini, il giovane deve superare una prova di iniziazione: il padre gli fornisce lancia e scudo, e lui deve tornare con un leone ucciso per dimostrare di essere d’ora innanzi in grado di affrontare la sfida delle sfide, ovvero mettere su famiglia.

E noi in Europa come “iniziamo” i nostri giovani all’età adulta?

Quali strumenti gli forniamo per diventare donne e uomini, cioè persone consapevoli di quanta responsabilità comporti la libertà?

Tutti i partecipanti dunque potuto riflettere su se e quali strumenti hanno ricevuto non solo dai suoi genitori, ma soprattutto dal mondo, perché i figli non sono nostri, ma sono “i figli della fame che ha in se stessa la vita”.

Dai 13 anni è nel mondo che si cerca la risposta a una delle domande granitiche della nostra esistenza: chi sono io?

Indispensabile è dunque che ogni adulto mostri attraverso la sua parole e la sua vita la via del pensiero e l’esempio che il ragazzo dovrebbe far proprio, per rispondersi a questa domanda.

Chiarezza, amore e verità: si ha bisogno di persone sagge, ovvero che possano essere un riferimento morale, laddove la morale non è il moralismo. Significa saper decidere ciò che è bene e male, dopo però averne fatta esperienza, cioè dopo essersi “pesati” attraverso prove che richiedono una determinazione che proviene dal cuore (coraggio come raggio del cuore), proprio come quella che occorre al giovane masai nella lotta con il leone.

Dopotutto “siamo fuoco che arde ma non consuma”.

E con questo un augurio di serena Pasqua a tutti.