Anche le attività di accompagnamento alla crescita (counselling) di figli e alunni del progetto Star Insieme hanno avuto inizio, nella sede di Marotta (PU), con una buona partecipazione di genitori.
La nostra docente ha preso spunto dall’analogia tra mondo vegetale ed essere umano, facendo riferimento ai punti di contatto fra i ritmi della vita umana e quelli dei movimenti del sole.
Nell’affrontare il tema dello sviluppo del bambino, ci si è concentrati sul primo settennio il cui motto è, nella visione appunto del bambino: “il mondo è buono”, da cui deriva l’innata certezza per lui che se ne può in certo modo nutrire, come di ogni cosa buona.
Da questo, l’importanza dei sensi, delle percezioni, del ritmo e dell’imitazione per costruire se stessi, in questa prima fase dell’esistenza e della crescita individuale.
Fondamentale nel primo settennio è ad esempio l’esperienza del calore, prima di tutto del calore umano: STAR INSIEME quindi, affettuosamente.
Gli educatori dovrebbero far vivere al bambino esperienze di calore, che ne coinvolgano tutto il corpo, proteggendo e lasciando ancora in latenza la facoltà che maggiormente caratterizza la coscienza, evitando per il momento di sollecitare nel bambino la tendenza al giudicare.
Questa prima lezione si è conclusa con un’esperienza pittorica, replicabile anche con bambini dai 4 ai 7 anni, con l’applicazione dei tre colori primari: giallo, blu e rosso. Il giallo, come calore che si genera da dentro, che porta chiarezza; il blu, come abbraccio e silenzio interiore; il rosso, come calore vivificante e creativo, splendore della verità.
È stata anche sottolineata l’importanza dei ritornelli in relazione all’attivazione del ritmo. Così come l’utilità della ripetizione di una stessa fiaba, raccontata a voce alta e non letta. Molto positivo poi il fatto che i bambini piccoli si divertano a tracciare scarabocchi: per la pittura conviene attendere almeno i 4 anni.
I genitori presenti hanno fatto pratica di queste tecniche, che hanno suscitato la loro attenzione e li hanno coinvolti direttamente nella sperimentazione dei colori e della sensibilizzazione al ritmo.
Svolgendo questo lavoro, si scopre con chiarezza che, per essere in grado di educare figli e alunni, è anzitutto indispensabile educare continuamente se stessi…